Monitoraggio BRF

Prima di analizzare i risultati ottenuti dal monitoraggio puntuale dell’umidità del suolo, effettuato rigorosamente durante intervalli temporali caratterizzati da prolungata assenza di pioggia, è preferibile chiarirne il significato e il suo legame con i quantitativi di acqua di irrigazione.

L’umidità del terreno non è altro che la quantità di acqua contenuta nel terreno rispetto al campione secco ed è espressa in percentuale in base al peso del terreno (% in peso) o al suo volume (% in volume)

Il contenuto massimo d’acqua che un terreno saturo riesce a trattenere con la forza capillare senza che si manifesti il fenomeno della percolazione viene definito capacità idrica di campo (C.I.C.). Quest’acqua però non è totalmente a disposizione della pianta, in quanto le radici non riescono ad assorbire dai micropori la cosiddetta acqua non disponibile. La differenza tra capacità di campo e acqua non disponibile risulta essere la capacità idrica di campo utile o riserva utile (RU), corrispondente alla quantità massima di acqua disponibile nel terreno per la pianta (variabile a seconda del terreno e della tipologia colturale). Al fine di evitare lo stress idrico per la pianta, sarebbe opportuno irrigare esattamente nel momento in cui la riserva facilmente utilizzabile (RFU = 0.4 ÷ 0.6 RU) si esaurisce. Dunque, la decisione di quali siano il momento più opportuno per irrigare e la quantità di acqua necessaria da apportare si basa principalmente sulla misura dell’umidità del terreno al fine di determinare il fabbisogno idrico della pianta.

Mediante l’impiego del metodo B.R.F. (Bois Rameal Fragmenté, o cippato di ramaglie fresche) in agricoltura si punta ad aumentare la protezione del suolo, la riduzione dei quantitativi di acqua di irrigazione e la resilienza del suolo a fenomeni di erosione superficiali e quindi di dissesto idrogeologico.

Si riportano di seguito alcune considerazioni sintetiche relative ai dati di umidità del suolo, con e senza tecnica B.R.F., rilevati durante campagne di misura effettuate sul terreno di un’azienda agricola mandante dell’ATS Progetto RESTORE. Tali dati sono stati acquisiti durante intervalli temporali caratterizzati da prolungata assenza di pioggia e grazie all’utilizzo di strumentazione mobile le cui caratteristiche tecniche sono riportate nelle schede di monitoraggio nella sezione download. La totale assenza di pioggia è fondamentale per analizzare l’effettiva variazione di umidità del suolo influenzata soltanto dal quantitativo di acqua di irrigazione somministrato, in modo da poter confrontare l’andamento di umidità nel tempo delle porzioni di terreno con e senza ramaglie. A tal proposito, si precisa che durante la prima campagna di misura (periodo 03.07.2020 – 10.07.2020), realizzata su una porzione di terreno coltivata ad orticole, è stato somministrato lo stesso quantitativo di acqua (5,5 l/pianta a intervalli orari di 48 ore) sia alle piante coltivate sulla zona senza ramaglie che a quelle sottoposte alla sperimentazione con tecnica BRF. In figura seguente si riporta l’andamento temporale dell’umidità rilevata, con cadenza oraria nella fascia 9:30 – 18:30, su entrambi i suoli e si osserva chiaramente che l’umidità nella porzione di terreno ricoperta dal cippato di ramaglie fresche tende a crescere se sottoposta ad irrigazione a giorni alterni. Nella zona senza ramaglie, comunque sottoposta allo stesso quantitativo di irrigazione, invece, l’umidità tende più o meno sempre allo stesso valore medio.

Dati di umidità raccolti durante la campagna di misura 03.07.2020 – 10.07.2020

Tali risultati portano ad una osservazione, ovvero che la ramaglia riesce a trattenere l’acqua mantenendo il terreno umido e che sottoponendola alle stesse irrigazioni del terreno senza ramaglia tende a far crescere questo tasso di umidità fino a tendere alla capacità idrica di campo del terreno stesso.

A seguito di tali risultati, è stata avviata una seconda campagna sperimentale di misura volta a dimostrare la possibilità di distanziare temporalmente le operazioni di irrigazione sui terreni ricoperti con la ramaglia. Per fare ciò, sullo stesso sito sperimentale su cui è stata eseguita la prima campagna di misura, si è continuato ad irrigare a giorni alterni la porzione di terreno senza BRF mentre la zona con le ramaglie non è stata sottoposta ad alcuna irrigazione per tutto l’intervallo 12.07.2020 – 17.07.2020. Ovviamente all’inizio di questa seconda campagna di misura, a seguito delle operazioni di irrigazione effettuate durante la precedente campagna, il terreno con ramaglie presenta un elevato tasso di umidità che, come mostra il grafico in figura seguente, tende a diminuire nel tempo fino ad uguagliare, dopo 5 giorni consecutivi in assenza di irrigazione, i valori del terreno senza ramaglie e sottoposto ad irrigazione ogni 48 ore.

Dati di umidità raccolti durante la campagna di misura 12.07.2020 – 17.07.2020

Si dimostra, con un semplice caso applicativo, che grazie all’utilizzo della tecnica BRF è possibile limitare le operazioni di irrigazione o distanziandole maggiormente nel tempo o somministrando semplicemente un quantitativo minore di acqua rispetto a quanto richiesto dal terreno coltivato senza ramaglie.

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