Caso applicativo

Re-ingegnerizzazione della Sorgente Cannicchio: Studio di fattibilità

Finalizzato all’adeguamento strutturale e funzionale dell’opera di presa a protezione della sorgente e all’utilizzo irriguo e idropotabile della risorsa idrica captata, tale intervento mira ad ottimizzare l’utilizzo locale delle risorse idriche minori attraverso un approccio multi-funzionale. Tale approccio si riferisce innanzitutto alla possibilità di valorizzare l’agricoltura per la produzione di varietà locali ad alto valore aggiunto, proprie del modello della Dieta Mediterranea e di promuovere, così, la rete ecologica locale e la biodiversità. In secondo luogo, la re-funzionalizzazione delle opere idrauliche costituisce una misura di contrasto al rischio idrogeologico e all’erosione del suolo. A questo si associa l’opportunità di ripristinare e valorizzare gli elementi tipici del paesaggio agrario e rurale delle realtà coinvolte.

L’intervento riguarda una sorgente ubicata nel comune di Pollica e precisamente a NORD-EST dell’abitato di Cannicchio.

Inquadramento generale

Lo studio di fattibilità comprende le opere di captazione, di accumulo e di distribuzione della risorsa idrica e in particolare riguarda sia gli interventi di straordinaria manutenzione che nuove opere con le seguenti finalità:

  • recupero della risorsa idrica disponibile attraverso il ripristino strutturale dell’opera di captazione esistente (bottino di presa), limitando così fenomeni di dissesto idrogeologico causati dalle infiltrazioni di acqua nel sottosuolo;
  • gestione ottimale dei volumi accumulati mediante la realizzazione ex novo di una vasca di presa con annessa camera di manovra in cui installare i dispositivi idraulici necessari;
  • utilizzo multiplo e alternativo della risorsa idrica mediante la realizzazione di una rete di adduzione con impianto di sollevamento, per sopperire alla richiesta idropotabile dell’abitato di Cannicchio, e di una rete irrigua con funzionamento a gravità con la quale servire non solo le aziende agricole limitrofe ma anche i privati per favorire la coltivazione di orti familiari.

La sorgente Cannicchio si trova a circa 315 m s.l.m., ha una portata media di circa 2 l/s ed è collegata per gravità ad un’antica fontana posta immediatamente a valle del bottino di presa. La distribuzione della risorsa idrica captata si ipotizza avverrà secondo due linee separate:

  • uso idropotabile attraverso una rete di adduzione dotata di impianto di sollevamento e adibita al trasporto dell’acqua dalla fonte fino alla rete di distribuzione esistente del centro abitato di Cannicchio;
  • uso irriguo tramite una rete consortile con funzionamento a gravità al servizio delle aziende agricole locali e degli orti familiari privati.

Si prevede la realizzazione della rete di adduzione in pressione mediante la posa in opera di condotte in polietilene ad alta densità di collegamento tra l’impianto di sollevamento, posto all’interno del manufatto della sorgente ad una quota di circa 313 m s.l.m., e un serbatoio ripartitore esistente posto a quota 315 m s.l.m. dal quale inizierà la distribuzione all’abitato di Cannicchio attraverso condotte esistenti con funzionamento a gravità.

Ipotesi rete di adduzione ad uso idropotabile

Si ipotizza, poi, la rete irrigua al servizio di un comprensorio irriguo modificabile nel tempo a seguito dell’estensione o razionalizzazione della rete stessa. La rete in progetto collega la fonte Cannicchio a due aziende agricole limitrofe, aderenti al sopra citato “Progetto RESTORE”, e alle utenze private che ne faranno richiesta. É prevista anche per questa rete la realizzazione con condotte in polietilene ad alta densità e lungo il tracciato saranno posizionati numerosi pozzetti in corrispondenza dei vari allacci privati.

Ipotesi rete di distribuzione irrigua

Al fine di garantire entrambe le tipologie di utilizzo è stato necessario prevedere in progetto un nuovo corpo strutturale esterno al bottino esistente, contenente una vasca di raccolta/sedimentazione, una vasca di disinfezione con lampada UV conforme alle disposizioni normative, una vasca di aspirazione (per l’impianto di sollevamento ad uso idropotabile), una vasca di presa (per l’uso irriguo), una zona adibita all’installazione della strumentazione di monitoraggio, opere di presa, di sfioro e di scarico. All’interno di tale manufatto è previsto l’utilizzo di condotte in polietilene ad alta densità e relative saracinesche. È, inoltre, prevista l’installazione di un adeguato impianto elettrico dotato di moduli GSM per il comando e il controllo dei dispositivi idraulici (elettropompa e lampada UV) tale da conseguire risparmi gestionali.

Bilancio Idrico. Sebbene attualmente la fonte Cannicchio risulta caratterizzata da una portata media di circa 2 l/s, il presente intervento progettuale considera come disponibilità idrica soltanto 1 l/s in quanto la restante risorsa idrica si ipotizza lasciata libera di defluire in modo da mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi interessati (MDV – Minimo Deflusso Vitale).

La richiesta idrica per scopi idropotabili relativa all’abitato di Cannicchio, valutata attraverso il numero di utenti da servire (155 residenti + 159 posti letto in strutture extra-alberghiere estive) e la una dotazione idrica pro-capite (200 litri per abitante al giorno durante i mesi estivi e 120 litri per abitante al giorno durante il resto dell’anno), può essere così sintetizzata:

La richiesta idrica per scopi irrigui relativa al comprensorio irriguo di Cannicchio, valutata attraverso le superfici agricole da servire (circa 3500 metri quadri di orticole familiari, 1800 metri quadri di orticole aziendali e 21000 metri quadri di uliveti aziendali) e il fabbisogno irriguo delle produzioni agricole locali (circa 0.52 metri cubi per metro quadro all’anno per le orticole e 0.39 metri cubi per metro quadro all’anno per uliveti e ficheti), può essere così sintetizzata:

Ne scaturisce un bilancio idrico progettuale positivo:

Re-ingegnerizzazione della Sorgente Cannicchio: Interventi realizzati dal Comune di Pollica

Il manufatto costituente la sorgente era in un avanzato stato di degrado dovuto principalmente all’età dell’opera, situazione aggravata dal fatto che la struttura, essendo oramai inglobata dalla vegetazione e priva di sistemi di canalizzazione delle acque meteoriche, era soggetta a ruscellamento superficiale e a continue infiltrazioni. Presentava diverse lesioni con zone di calcestruzzo disgregato sia all’esterno che all’interno dove era possibile notare anche la presenza di radici. Vi erano, inoltre, macchie di umidità e calcestruzzo carbonatato dovuti principalmente ad una non corretta impermeabilizzazione. Nell’area di pertinenza della sorgente era, inoltre, presente una folta vegetazione anche d’alto fusto che impediva il corretto deflusso delle acque sorgive provenienti dalla coltre di alterazione superficiale (origine delle acque sorgive in tale area, descritta nella Carta Idrogeologica dell’Italia Meridionale – Programma INTERREG IIC).

Il Comune di Pollica ha, dunque, effettuato una completa pulizia dell’area estera estirpando la vegetazione di alto fusto che cresceva immediatamente nei dintorni dell’opera di presa e che, con le proprie radici, aveva apportato danni ai drenaggi esistenti. Ha, inoltre, effettuato interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione sul bottino di presa esistente quali la rimozione del calcestruzzo ammalorato e relativo ripristino mediante l’impiego di malte apposite, la pulizia e la parziale sostituzione dei drenaggi necessari al convogliamento delle acque sorgive all’interno del bottino, il ripristino dell’aspetto esteriore della facciata in pietra locale, l’installazione di una tubazione di presa, la realizzazione di canalizzazioni esterne per la regimentazione delle acque meteoriche e di una vasca esterna nella quale entra l’acqua dello scarico di troppo pieno del bottino di presa e, allo stesso modo, ne fuoriesce incanalandosi nel valloncello limitrofo in modo da permetterne il naturale deflusso nella rete idrografica superficiale mantenendo  vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi locali. A completamento della sistemazione esterna, il Comune di Pollica ha pulito e sistemato il sentiero naturale che collega la fonte di valle con la sorgente posta più a monte, mettendolo in sicurezza mediante il ripristino dei muretti in pietra locale e la realizzazione di una staccionata lignea.

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